Il 17 marzo, negli Usa, è entrata in vigore unalegge che vieta la vendita di nuove norme sulle auto che vietano la vendita e l’importazione di veicoli che utilizzano hardware e software di aziende legate alla Cina o alla Russia. Si tratta degli Pneumatici intelligenti.

La situazione
La vicenda di Pirelli e il suo rapporto con l'azionista cinese Sinochem ha attirato l'attenzione per le implicazioni strategiche e le dinamiche di potere in gioco. Ecco alcuni punti chiave:
- Contesto iniziale:
- Nel 2015, l'ingresso dei cinesi nel capitale di Pirelli era stato visto come un'opportunità di apporto di capitali.
- Tuttavia, nel tempo, le preoccupazioni sulla tutela degli asset strategici di Pirelli sono aumentate.
- Intervento del governo italiano:
- Il governo italiano ha esercitato i poteri speciali del "golden power" per tutelare gli asset strategici di Pirelli, in particolare le tecnologie relative ai sensori CYBER impiantabili negli pneumatici.
- L'intervento è stato motivato dalla necessità di proteggere il know-how dell'azienda e la sicurezza delle procedure.
- Dinamiche di potere:
- La revisione dei patti parasociali tra gli azionisti ha portato a un riequilibrio dei poteri, con una maggiore tutela dell'autonomia di Pirelli.
- La recente uscita del fondo cinese Silk Road, ha di fatto ridimensionato il peso di ChemChina-Sinochem.
- Implicazioni strategiche:
- La vicenda evidenzia la crescente attenzione alla tutela degli asset strategici nazionali, soprattutto in settori tecnologici avanzati.
- Il caso Pirelli è un esempio di come le dinamiche economiche e geopolitiche possano influenzare le relazioni tra aziende e Stati.
In sintesi, lo scontro tra Pirelli e i suoi azionisti cinesi riflette le tensioni globali sulla tutela della tecnologia e il controllo strategico delle aziende.
Cosa succede oggi
- Gli Usa
- rappresentano il 40% del mercato di Pirelli
- il blocco per tutto ciò che riguarda i componenti tech cinesi può costituire un danno notevole
- La società
- Il management vuole affrontare la situazione e far uscire i cinesi di Sinochem da Pirelli.
- Gli avvocati sembra siano al lavoro da mesi, ma i risultati sono stati nulli.
- I cinesi si stanno presentando alle riunioni, cosa mai successa prima, a dimostrazione dello scontro duro
- Le soluzioni
- C'è la questione del controllo sul tavolo per cui il management vorrebbe la decadenza da parte dei cinesi (ma non sembrano essere d'accordo.
- I cinesi potrebbe decidere di vendere facendo entrare fondi istituzionali.
- La terza via potrebbe essere un intervento del governo con tutte le conseguenze del caso.

In pratica, la situazione di Pirelli è molto complessa e di difficle soluzione. Ma qualcosa dovrà accadere. Difficile pensare che si possa continuare il percorso con i cinesi, ma probabilmente, l'abbandono cinese non sarà indolore.
Il titolo è buono, la trimestrale è stata positiva, ma la situazione geopolitica, societaria e di controllo dell'azienda potrebe influire negativamente. Più si prolungherà la disputa e il confronto tra cinesi e management (al quale si potrebbe aggiungere lo stato italiano) e peggio sarà per il titolo in borsa. Oggi perde e se scendesse sotto 5,5 potrebbe poi arrivare a 4,88. Soto questa soglia potremmo avere una caduta verso i minimi. Ovviamente, se si trovasse un accordo in tempi rapidi, certamente, Pirelli ne beneficerebbe
Nicola Argeo Mastropietro
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