Pirelli da Trump l'invito allo scontro con i cinesi

Pubblicato il 25 marzo 2025 alle ore 09:32

Il 17 marzo, negli Usa, è entrata in vigore unalegge che vieta la vendita di nuove norme sulle auto che vietano la vendita e l’importazione di veicoli che utilizzano hardware e software di aziende legate alla Cina o alla Russia. Si tratta degli Pneumatici intelligenti.

La situazione

La vicenda di Pirelli e il suo rapporto con l'azionista cinese Sinochem ha attirato l'attenzione per le implicazioni strategiche e le dinamiche di potere in gioco. Ecco alcuni punti chiave:

  • Contesto iniziale:
    • Nel 2015, l'ingresso dei cinesi nel capitale di Pirelli era stato visto come un'opportunità di apporto di capitali.
    • Tuttavia, nel tempo, le preoccupazioni sulla tutela degli asset strategici di Pirelli sono aumentate.
  • Intervento del governo italiano:
    • Il governo italiano ha esercitato i poteri speciali del "golden power" per tutelare gli asset strategici di Pirelli, in particolare le tecnologie relative ai sensori CYBER impiantabili negli pneumatici.
    • L'intervento è stato motivato dalla necessità di proteggere il know-how dell'azienda e la sicurezza delle procedure.
  • Dinamiche di potere:
    • La revisione dei patti parasociali tra gli azionisti ha portato a un riequilibrio dei poteri, con una maggiore tutela dell'autonomia di Pirelli.
    • La recente uscita del fondo cinese Silk Road, ha di fatto ridimensionato il peso di ChemChina-Sinochem.
  • Implicazioni strategiche:
    • La vicenda evidenzia la crescente attenzione alla tutela degli asset strategici nazionali, soprattutto in settori tecnologici avanzati.
    • Il caso Pirelli è un esempio di come le dinamiche economiche e geopolitiche possano influenzare le relazioni tra aziende e Stati.

In sintesi, lo scontro tra Pirelli e i suoi azionisti cinesi riflette le tensioni globali sulla tutela della tecnologia e il controllo strategico delle aziende.

Cosa succede oggi

  • Gli Usa
    • rappresentano il 40% del mercato di Pirelli
    • il blocco per tutto ciò che riguarda i componenti tech cinesi può costituire un danno notevole
  • La società
    • Il management vuole affrontare la situazione e far uscire i cinesi di Sinochem da Pirelli.
    • Gli avvocati sembra siano al lavoro da mesi, ma i risultati sono stati nulli.
    • I cinesi si stanno presentando alle riunioni, cosa mai successa prima, a dimostrazione dello scontro duro
  • Le soluzioni
    • C'è la questione del controllo sul tavolo per cui il management vorrebbe la decadenza da parte dei cinesi (ma non sembrano essere d'accordo.
    • I cinesi potrebbe decidere di vendere facendo entrare fondi istituzionali.
    • La terza via potrebbe essere un intervento del governo con tutte le conseguenze del caso.

In pratica, la situazione di Pirelli è molto complessa e di difficle soluzione. Ma qualcosa dovrà accadere. Difficile pensare che si possa continuare il percorso con i cinesi, ma probabilmente, l'abbandono cinese non sarà indolore.

Il titolo è buono, la trimestrale è stata positiva, ma la situazione geopolitica, societaria e di controllo dell'azienda potrebe influire negativamente. Più si prolungherà la disputa e il confronto tra cinesi e management (al quale si potrebbe aggiungere lo stato italiano) e peggio sarà per il titolo in borsa. Oggi perde e se scendesse sotto 5,5 potrebbe poi arrivare a 4,88. Soto questa soglia potremmo avere una caduta verso i minimi. Ovviamente, se si trovasse un accordo in tempi rapidi, certamente, Pirelli ne beneficerebbe

 

Nicola Argeo Mastropietro



Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.