Il 19 marzo 2025, la Fed ha mantenuto i tassi invariati. Riduce le previsioni dicrescita e aumenta le previsioni sull'inflazione. Ritorna a stampare moneta rispetto alla situazione attuale per 20 miliardi al mese

Jerome Powell, presidente della Federal Reserve (Fed), ha rilasciato dichiarazioni importanti durante una conferenza stampa. Ecco alcuni punti chiave:
Situazione economica:
- Powell ha ribadito che l'economia statunitense rimane "forte", ma ha sottolineato che permangono incertezze. Ha ridotto le previsioni di crescita portandole all'1,7% nel 2025 dal 2,1% precedente, all'1,8% rispetto al 2% nel 2026 e all'1,8% dall'1,9% nel 2027.
- Ha espresso preoccupazione per l'inflazione, che rimane al di sopra dell'obiettivo del 2% della Fed. Nel breve termine vede un rialzo dell'inflazione al 3%. L'inflazione dovrebbe attestarsi nel 2025, al 2,7% dal 2,5% precedente e al 2,2& dal 2,1% nel 2026. Stabile al 2% la previsione nel 2027
- Ha anche evidenziato la resilienza del mercato del lavoro, nonostante alcuni segnali di rallentamento.
- Powell ha espresso totale incertezza nel prevedere gli effetti dei dazi e delle nuove dinamiche geopolitiche e grande difficoltà nel muoversi e decidere in tale contesto
- Ha detto che i dazi possono essere una causa, ma l'aumento dell'inflazione e il rallentamento dell'economia non sono dovuti solo ai dazi e che non sono in grado di stabilirlo.
Politica monetaria:
- Powell ha annunciato che la Fed ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse.
- Ha affermato che la Fed continuerà a monitorare attentamente i dati economici e a prendere decisioni in base all'evoluzione della situazione.
- Ha ribadito che la Fed è "determinata" a riportare l'inflazione al 2%, ma ha anche riconosciuto che questo processo potrebbe richiedere tempo.
- Powell ha anche espresso preoccupazione per il "percorso insostenibile" del bilancio federale degli Stati Uniti, sottolineando la necessità di affrontare il problema del debito pubblico.
- Ha ridotto il prelievo dal suo bilancio da 25 miliardi a 5 miliardi (era partita da 60 miliardi), il chè significa che aumenterà la moneta in circolazione. Cosa importantissima, ma di cui nessuno parla. Incongruenza tra preoccupazione per il debito e decisione di aumentare della stampa di moneta. Anche se in senso keinesiano è plausibile.
Reazioni dei mercati:
- Le dichiarazioni di Powell hanno avuto un impatto sui mercati finanziari, con un aumento della volatilità.
- Gli investitori hanno reagito negativamente alla persistente incertezza sull'inflazione e alla mancanza di indicazioni chiare sui futuri tagli dei tassi.
In sintesi:
- Powell ha mantenuto un approccio cauto e prudente, senza sbilanciarsi sulle decisioni future. La ripresa della stampa di moneta dimostra timore e poco coraggio adottando la solita soluzione che funziona poco nel breve ed è un danno importante per il futuro.
- La Fed continuerà a monitorare attentamente i dati economici e a comunicare le sue decisioni in modo trasparente.
Redazione Investire Per Guadagnare
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