Unicredit: analisi fondamentale
Unicredit ha realizzato un anno eccezionale. Un aumento praticamente su ogni singola voce.
Ha aumentato i propri ricavi, i propri margini e il profitto netto. Possiamo notare aumenti che vanno dal 22% per i ricavi al 45% del margine lordo per arrivare al 67% del profitto netto. Ma oltre l'aumento Unicredit è riuscita a realizzare una forte riduzione dei costi.
Tutto questo ha consentito di raggiungere livelli di stress test ottimi.
Il rapporto p/e si trova a oggi ancora a livelli bassi intorno a 7-8. É partita da un rapporto molto basso e la performance è stata aiutata da un forte buyback dell'azienda che si è tradotto in quotazioni che hanno bruciato ogni target.
Orcel , l'AD di Unicredit, ha aspettative ancora positive e non solo per la fine del 2023, ma la vera sfida sarà il progetto di essere un banca aggregante a livello europeo leader del settore. Scartata Mps e raccolta la resistenza del governo tedesco per l'acquisto di commerzbank dovrà cercare percorsi alternative, magari Bpm.
In conclusione, l'azienda è ottima, in salute, ma come si evince dal grafico è meglio attendere uno storno vista la veloce e continua salita.
Ma c'è un però. La salita in borsa così dirompente non è figlia solo di buoni risultati, ma è dovuta in buona parte al continuo acquisto di azioni proprie da parte dell'azienda. Anche in questi giorni si sono visti nuovi acquisti di unicredit. Questa è un'operazione che riducendo la quantità di azioni disponibili sul mercato fa salire le quotazioni.