Turchia: energia e mediterraneo
Quasi nessuno parla dell'importante partita che si gioca nel mediterraneo
La Turchia è la grande protagonista nella battaglia che si stasvolgendo nel mediterraneo per conquistarsi una posizione strategica geopolitica; l'Italia, invece, è la protagonista negativa per la sua assenza.
La grande battaglia è politica ed energetica con tanto di navi da guerra intimidatorie sul posto. La Turchia si muove a tutto campo con l'appoggio del Qatar (in Libia) degli Usa in Siria e della Russia (nuovo accordo per armi di difesa) e contro la Grecia e l'Europa.
I turchi, in Libia, hanno conquistato l'importante porto di Misurata appoggiando il governo attuale con l'esercito e con l'aiuto economico e militare del Qatar. In Siria la Turchia ha bloccato i rifornimenti d'acqua con l'appoggio degli Usa e intanto combatte la guerra per i confini del mediterraneo per lo sfruttamento delle risorse energetiche presenti nelle acque oggetto di disputa.
Con la Grecia si è rischiata la guerra, la Francia ha inviato le proprie navi da guerra per difendere i greci dall'attacco (non militare ma attraverso perforazioni in acque comuni) della Turchia.
E nello stesso tempo Erdogan ha annunciato, il 21 agosto, di aver trovato nel mar nero, in acque turche, un giacimento di gas da 320 milioni di tonnellate che dovrebbe dargli l'indipendenza energetica ponendo il proprio paese in una sfera nel panorama geopolitico completamente differente dall'attuale e facendo diventare la Turchia, grazie anche all'utilizzo del porto libico, il fulcro imprescindibile dell'area mediterranea. Tutto ciò con l'assenza totale dell'Italia che non ha affronatato l'argomento e la situazione, anzi, gravissimo il fatto che non sia stata proprio oggetto di discussione. Assente anche l'Europa che tra minacce di sanzioni e provocazioni nulla ha messo in campo. Unica la Francia che ha cercato di difendere i suoi interessi in Libia e nel mediterraneo con l'appoggio alla Grecia e l'invio a supporto delle proprie navi.
Quindi, il futuro è della Turchia che si sta muovendo approfittando dell'immobilismo generale e degli interessi particolari che frenano un'azione omogenea nell'area. E sfrutta il fatto che le grandi potenze sono occupate in altre diatribe che ritengono più importanti. In questo modo si è conquistata, di fatto, una supremazia e un'influenza nell'area mediterranea difficile da ribaltare e dalla quale ne trarrà notevoli benefici. La scoperta del giacimento è a ciliegina sulla torta che cambierà in positivo l'economia turca.