Powell frena, ma alzerà ancora
La Fed e Powell frenano le borse e portano più perplessità che certezze
La Fed decide di non alzare i tassi, ma il futuro rimane incerto.
Ieri Powell, la banca centrale americana, ha deciso per una frenata sui tassi, in pratica non li ha alzati, ma non li ha nemmeno abbassati, questo perché c'è stato un calo in questi mesi dell'inflazione, perché c'è stato un calo dei prestiti e una situazione del credito che preoccupa. Per questi motivi, ha detto il Presidente della Fed, è stato il caso di fermarsi un attimo per vedere quello che succede, ma ha precisato altre cose che non sono piaciute ai mercati per cui le borse sono rimasti ferme e non hanno continuato quella crescita dei giorni precedenti. Il fatto è che effettivamente l'inflazione è calata ma ciò che è il loro riferimento che è l'infrazione core resta ancora molto alta. Sta scendendo, ma cala troppo poco, siamo sempre oltre il 5% per l'inflazione core e questo quindi crea perplessità, come crea perplessità il fatto che se da un lato può essere positivo che l'economia sia resiliente, dall'altro c'è un problema riguardo al fatto, che il mondo del lavoro per quanto abbia dato qualche segnale positivo resti ancora abbastanza elevato e questo dovrebbe portare quindi, pur senza dichiararlo ufficialmente, al fatto che prossimamente ci saranno altri rialzi, ma non solo. Oggi, ci troviamo fermi a tassi compresi tra il 5 e il 5,25, ma Powell ha dichiarato che per fine anno, probabilmente, avremo tassi intorno al 5,50 almeno 5,75 se non oltre. Questo significa non solo che ci sarà ancora per lo meno un rialzo di 0,25 punti, ma che sicuramente non ci saranno ribassi, quindi ha dichiarato che nonostante alcuni elementi positivi sarà ancora lunga e si spera ,semplicemente, di essere su un viatico che possa portare a un rallentamento controllato dell'economia, poi questo, però, sarà tutto da vedere nei prossimi mesi. In pratica, ha smorzato tutto l'ottimismo e tutti quegli effetti positivi di alcuni dati riguardanti l'inflazione che sembravano favorire un commento e una conferenza stampa molto più positiva rispetto alle perplessità che sono emerse. Come sempre detto dobbiamo attendere, non abbasseranno i tassi quest'anno, li abbasseranno l'anno prossimo e probabilmente nemmeno all'inizio dell'anno, si dovrà attendere ancora di più e dovremo vedere effettivamente se il mondo del lavoro si ferma, dovremo verificare gli effetti che ci saranno effettivamente sul credito, e questo è uno dei problemi maggiori per la Fed. Gli effetti dell'aumento dei tassi sulle famiglie, sulle aziende e le restrizioni che ormai si vedono sul credito stanno influenzando la fiducia, la situazione economica generale, il potere d'acquisto delle famiglie e la loro capacità di rimborso, quindi tanti punti di domanda nei prossimi mesi. Oggi poi vedremo cosa deciderà invece la Banca Centrale Europea. Sicuramente dovrebbe alzare di 0,25% i tassi e la scommessa è tutto sul futuro: aumenteranno ancora a luglio e poi si fermeranno o come ha detto qualche esponente della BCE continueranno ad aumentare anche dopo l'estate ? questa è la grande domanda che si sta facendo il mercato, vedremo se oggi la Lagarde darà delle risposte a questi quesiti.